CANT_IERI PROJECT IN ARMENIA.
2 febbraio 2012. Arrivo a Yerevan. Incontro con la direttrice del centro, Susanna Gyulamiryan, curatrice e critica d'arte. Visita dell'istituto di belle arti sito nel quartiere soprannominato Bangladesh, in cui risiedo e del centro città. Nel locale tipicamente frequentato dai suoi amici artisti ,"The Club", scopriamo nel menù (e ordiniamo) una pizza realizzata da una ricetta di idea di Tonino Guerra. L'artista e poeta italiano, di cui ho da poco visitato la mostra al museo di Pordenone, cenava in quel locale quando stava a Yerevan per partecipare alla realizzazione di un lavoro filmico dell'importante artista armeno Sergej Paradžanov.
Corona di nuvole sul monte Ararat.
Piazzale antistante l'istituto d'arte e scuolabus.
Strada in Bangladesh.
Piazzale centrale di Bangladesh.
La mia osservazione comincia sugli edifici vecchi e su quelli nuovi edificati demolendo; gli stili si accavallano, si allontanano, si avvicinano. Il passato e il presente sono confusi e sovrapposti.
Come pure, sotto forma del parcheggio castello
o il soprannominato Colosseum,
il nuovo arriva chiassoso ad opporsi al grigio, che appare come l'ordine seguito per stabilire i quartieri.
Il "grigio" permane appena svoltato l'angolo, alle spalle dei palazzoni;
nel retro dei quali vive un'ulteriore città.